non è forse questo il potere delle parole, ossia di dar vita ad immagini che nel mondo del cerchio e del quadro non sono mai esistite?

domenica 9 giugno 2013

U9

Lo avevano visto tutti. Era impossibile non vederlo: dove la vista inciampava, suppliva l'olfatto: un puzzo di piscio storico pure per la U9, stazione Schlossstrasse -
e dio se ne ha vista lei di gente che si è pisciata addosso.
Lo avevano visto tutti dormire sdraiato di lato sui quattro sedili della stazione, con la mano infilata nei pantaloni a stringersi il membro nel pugno, come un bimbo imbarazzato, solo senza imbarazzo e un altro ordine di grandezze. Una anziana con il fiato grosso per la lunga scalinata si era avvicinata e lo aveva spintonato con l'estemità del bastone per fargli liberare un sedile e sedersi: l'uomo aveva tirato via la mano dai pantaloni e le aveva fatto il dito medio, le aveva detto: verpiss dich, e lui sì che di piscio se ne intendeva. Trovata l'atavica lucidità, la vecchina si era levata di torno e si era diretta verso gli altri sedili. L'uomo si era infilato di nuovo la mano nei calzoni e trovata la posizione ergonomica si era rimesso a dormire.
Dal terzo o quarto treno che era entrato in stazione quella notte erano uscite un paio di anime, dal fondo del treno una donna si era spinta pesantemente nella sua direzione. Ben prima di esser arrivata davanti ai sedili lo riconobbe dal puzzo nauseabondo, il volto si ritirò in un'espressione che non voleva dire davvero più niente, non ne aveva neppure più un'espressione nuova per disegnarsi in volto il disprezzo. Lo affiancò e tirandosi su le buste della spesa, assestandole bene in mano, disse - mi fai schifo. Ti ho detto di non venire più qui, ti ho detto tornate a casa tua, tu qui a Ovest non ci devi più mettere piede. Tornatene da quelle facce piatte delle tue parti, tornate da quei vigliacchi, non ci devi venire più qui. Mi fai schifo. -  E recitando questa poesia come a memoria lo superò e cominciò a salire la lunga scala, stancamente, infilava un passo dietro l'altro come le perle in una collana di perle.
Lo avevano visto tutti quel giorno, ma adesso, di notte, non lo vide nessuno stringersi il pene fra le dita, tirare fuori la mano dai pantaloni e asciugarsi con quella stessa mano lurida una lacrima che imbarazzò persino lui.
L'ultimo a vederlo fu il capotreno, che interrogato dalla polizia disse - ne ho visti tanti così in tutti questi anni di servizio: trascorrono anni immobili alla stessa fermata e poi chissà perchè si buttano sotto il treno.
Lo avevano visto tutti, per mesi, per anni. Ma nessuno mai che avesse chiesto: scusi, mi può fare un po' di posto proprio là, accanto a lei?